Si può con ragione supporre che la prima fondazione della chiesa di S. Emmeran a Mainz, risalga già all’epoca franca del VIII secolo o inizio del IX. In questo periodo le chiese parrocchiali di Mainz erano solo due: S. Ignaz e
S. Quintin.
La scelta del sito – più o meno a metà della via che collega il ponte romano sul Reno con la fortezza Kästrich, in quel tempo forse la più significativa strada romana della zona, chiamata anticamente Marktstrasse ed ora Emmensstrasse – avvalora l’ipotesi che le sue origini risalgano agli inizi del IX secolo. La parte più antica ancora esistente è il campanile a pianta quadrata posto sul lato nord del coro della Chiesa e costruito intorno al 1100.
Quanto alla costruzione della basilica a tre navate con volte a croce e coro poligonale in cui venne incorporato il campanile romanico, l’inizio dei lavori è attestato da un “breve” d’indulgenza del 1296.
Durante la guerra dei Trent’anni la Renania – a causa della sua posizione di confine tra la Francia e la Germania – si trovò coinvolta in numerosi conflitti: nel 1689 la chiesa di S. Emmeran fu uno degli edifici di Mainz colpiti dalle sparatorie e fin da questo periodo si susseguirono vari lavori di ricostruzione.
Poi fu la volta della Seconda Guerra Mondiale: il pericolo del crollo che già nel 1943-44 doveva sembrare imminente determinò la decisione di mettere al sicuro alcuni dei numerosi preziosissimi arredi come la pala d’altare, l’altare del sudario di Cristo, il pulpito, oggetti d’argento e paramenti vari. In seguito al bombardamento aereo del 27 febbraio 1945 tutte le volte tranne tre della navata laterale sud crollarono e gli arredi che vi erano rimasti bruciarono.
Fritz Arens, autore della descrizione storica e architettonica più esatta della nostra chiesa, si lamenta in un suo articolo del 1961 che sedici anni dopo la fine della guerra la chiesa di S.Emmeran era ancora un ammasso di macerie, una negligenza che egli ascrive alla “scarso interesse della popolazione (di Mainz) alla conservazione del patrimonio culturale” della città.
Nel 1952 il coro in cui si era aperta una pericolosa crepa in corrispondenza della finestra centrale venne rafforzato, ma questo – insieme ad un altro lavoro di sostegno effettuato nel 1966 – rimase l’unico intervento sulla chiesa distrutta fino al 1981 quando fu ricostruita e affidata alla Missione italiana.
